Associazione
Rinascimento marocchini del mondo
REGOLAMENTO INTERNO

Il regolamento interno dell’Association Renaissance Marocains du Monde deve essere avvicinato alla storia e agli obiettivi dell’associazione (di seguito denominata RMDM), che si sono evoluti, dalle prime settimane della sua gestazione, i suoi obiettivi iniziali verso più estesi, vasti, universali e toccando più cause, man mano che i bisogni vengono identificati.

Articolo 1: Approvazione dei nuovi membri:

Ogni nuovo membro deve essere sponsorizzato e presentato da un membro dell’associazione prima della sua approvazione.

Può iscriversi anche su sua richiesta, analizzata in Svezia presso la sede dell’Associazione o dal portavoce e coordinatore di quest’ultima.

In ogni caso, è approvato dal comitato dei soci deliberando a maggioranza di tutti i suoi componenti.

In deroga al periodo di costituzione dell’Associazione, il versamento della quota di iscrizione dimostrerà all’associato di essere socio dell’Associazione.

Gli sarà data con breve preavviso, cioè entro la fine del primo esercizio sociale, quindi prima della prima assemblea ordinaria, la possibilità di consultare via Internet il regolamento interno dell’Associazione, così come dovrà attenersi alle lo statuto di funzionamento dell’Associazione, che definirà gli atteggiamenti da rispettare nonché alcune disposizioni obbligatorie di legge, come il divieto di richiami al pubblico risparmio o anche di propaganda finanziaria.

Tutto ciò rispetterà in modo molto preciso le leggi che regolano il codice civile svedese, scelta spiegata in “Gli scopi e la storia dell’Associazione”, di cui utilizzerà i termini.

Il Consiglio delibera in ciascuna delle sue adunanze sulle domande di ammissione presentate.

Le persone che desiderano aderire dovranno compilare un modulo di adesione in un breve futuro, meno di un anno, che sarà loro accessibile su Internet, così come lo statuto e gli eventi di successo a favore del maggior numero.

Articolo 2: Dimissioni, espulsione o morte di un membro:

1. Le dimissioni devono essere comunicate al Presidente del Consiglio con lettera raccomandata. Non deve essere motivato dal socio dimissionario.
2. L’esclusione di un socio può essere pronunciata dal consiglio, per grave motivo.
3. In particolare, si considerano gravi motivi:
– mancata partecipazione alle attività dell’associazione;
– una condanna penale per un crimine e/o un delitto;
– qualsiasi azione che possa nuocere, direttamente o indirettamente, alle attività dell’associazione o alla sua reputazione (cfr. statuto dell’Associazione).

Poiché la legge richiede il contraddittorio, l’interessato deve avere la possibilità di presentare la propria difesa a seguito di una decisione di esclusione.

Il provvedimento di esclusione è adottato dal consiglio validamente costituito all’uopo e deliberando a maggioranza dei membri presenti.

4. In caso di decesso di un socio, gli eredi o legatari non possono pretendere alcun mantenimento nell’associazione.
Il contributo versato all’associazione è definitivamente acquisito, anche in caso di dimissioni, esclusione o decesso di un socio nel corso dell’anno.

Articolo 3: Assemblee generali e procedure di voto:

1. Votazione dei membri presenti:
I membri presenti votano per alzata di mano. Tuttavia, il consiglio può richiedere una votazione segreta.

Le risoluzioni sono adottate dopo un voto convalidato da almeno il 25% dei votanti comprese le schede bianche.

2. Voti per delega:
Qualora un membro dell’associazione non possa partecipare personalmente all’assemblea, può farsi rappresentare da un mandatario mediante delega in originale allegata al proprio documento di identità ea quello del mandatario.

Come previsto dalla legge svedese, così come da quasi tutte le leggi nella maggior parte dei paesi in cui l’Associazione intende svilupparsi, sapendo che è stata creata il 07 marzo 2022, la prossima assemblea generale ordinaria sarà convocata alla chiusura dei conti per l’anno 2023, quindi durante il mese di giugno 2024.

Lo scopo dell’assemblea generale annuale è quello di approvare i conti dell’associazione. La legge del 1901 non obbliga un’associazione a riunirsi in assemblea generale ogni anno, a meno che lo statuto dell’associazione non lo preveda.

Di conseguenza, come nella migliore organizzazione possibile, indipendentemente dalla natura della sua attività che potrebbe diversificarsi, un’associazione ha tutto l’interesse a programmare un’assemblea generale annuale.

Di conseguenza, questo è ciò che farà l’Association Renaissance Marocains du Monde, fin dalla prima assemblea generale tenutasi.

Articolo 4: Indennità di rimborso:

Solo gli amministratori ei membri eletti dell’ufficio possono chiedere il rimborso delle spese sostenute nell’esercizio delle loro funzioni e sui documenti giustificativi debitamente forniti. Questi ultimi, tuttavia, hanno la possibilità di rinunciare a tali rimborsi e devolverli all’associazione in vista della detassazione secondo gli articoli del CGI o del regime equivalente specifico della residenza fiscale di ciascun donatore, se questi è legato ad un delegazione debitamente registrata come collegata all’Associazione madre in Svezia ma in un altro paese.

Articolo 5: Comitati di lavoro:

Possono essere istituiti comitati di lavoro con decisione del Consiglio di Amministrazione.

Articolo 6: Modifica del regolamento interno:

Il presente regolamento interno può essere modificato dal Consiglio o dall’Assemblea Generale Ordinaria con il voto favorevole dei due terzi dei presenti.

Articolo 7: Lo statuto:

Data la sua volontà di svilupparsi nel mondo e per il bene di tutti, senza distinzione di razza o religione, a vantaggio prioritario dei più deboli e bisognosi, l’Associazione RMDM intende redigere uno statuto che sarà portato all’attenzione di suoi membri, come sopra definiti.

Appena possibile, è via Internet che i soci (nuovi aderenti) potranno e dovranno poi, al momento della loro accettazione, approvare lo statuto dell’Associazione, essendo questo basato sulle semplici ma rigorose regole vincolanti tutti i membri di tutte le associazioni soggette alle leggi che regolano il funzionamento delle associazioni senza scopo di lucro in genere.

Articolo 8: Esclusione di un membro dell’Associazione per violazione del regolamento interno o dello statuto dell’Associazione:

L’ipotesi di esclusione di un socio per grave motivo che abbia danneggiato l’Associazione, la sua immagine o la sua onorabilità, identicamente abbia danneggiato uno o più membri dell’Associazione, ad un’Associazione consociata, filiale dell’Associazione in un Paese in cui si sarà sviluppato, o per un’azione di beneficenza in corso che cerca di danneggiarlo idealmente non vedrà la luce del giorno.

Tuttavia, questa ipotesi non può essere esclusa e comportamenti come quelli sopra menzionati non potevano passare inosservati.

Così il Consiglio Direttivo, riunito allo scopo di giudicare un attentato all’Associazione o ai suoi membri (quindi il Comitato Direttivo a tal fine riunito) dovrà pronunciarsi sugli atti “efficaci dunque provati” che gli verrebbero rivelati, quindi , sulla base di una votazione effettuata a maggioranza dei voti nell’ambito dei suoi membri preposti a giudicarlo in una commissione che può contare solo un numero dispari di voti, dovrà decidere se escludere o meno detto membro.

Costituiscono colpe gravi in ​​particolare le aggressioni con mezzi pubblici all’operato dell’Associazione o ad uno o più dei suoi associati, ovvero in via generale, all’atto posto in contrasto con le norme stabilite nello statuto dei soci (denominati soci onorari per coloro che sono stati ratificati al loro ingresso).

In particolare, le affermazioni diffamatorie e lesive formulate in pubblico nei confronti dei citati soggetti, nonché nei confronti dei componenti, siano questi ultimi persone fisiche o giuridiche, da uno (o da più componenti riuniti in “banda organizzata” (come previsto in tutti i codici penali di diritto) sarà escluso (o meno) secondo il voto che emergerà dall’organo preposto a valutarne portata e molestia.

Successivamente, al socio eventualmente escluso verrà inviata lettera raccomandata con avviso di ricevimento, con l’indicazione dei fatti accertati di cui è accusato, e come previsto dallo statuto e dai regolamenti nei relativi dispositivi, nessun rimborso del contributo sarà dovuto al membro che è stato espulso.

In equità, un membro che è stato espulso può impugnare tale decisione mediante un ricorso che deve presentare alla sede dell’Associazione, in Svezia, a mezzo lettera ufficiale ed entro 15 giorni dal ricevimento in mano della lettera di esclusione che avrà giustificato le sue ragioni.

Il ricorso così presentato sarà esaminato dall’Associazione (dal suo comitato direttivo) entro un mese dal suo ricevimento (fa fede la data della firma dell’avviso di ricevimento), posto che l’assemblea di soci di paesi diversi richiede una data ragionevole che gli permetterebbe di incontrarsi. In via eccezionale, detto Comitato può riunirsi in via telematica a condizione espressa che tutti i componenti si riuniscano contemporaneamente.

Al termine dello svolgimento della presente assemblea posta in esame dell’esclusione pronunciata, sempre che il suddetto ricorso sia ammissibile nella sua forma, come sopra indicato, l’Associazione potrà essere chiamata a riesaminare, in tutto o in parte, l’esclusione notificata, ovvero rigettare il ricorso dell’attore contro tutte le sue pretese o quelle di maggior dettaglio che verranno presentate in seguito.

Si ricorda che nell’ambito di un’uscita volontaria di un socio dall’Associazione, qualunque sia il motivo addotto, i contributi versati non sono rimborsabili.

In chiusura, sia attraverso le leggi svedesi che attraverso leggi e trattati internazionali, l’Associazione stabilisce il proprio diritto di citare in giudizio e citare in giudizio qualsiasi persona(e), membro(i) o non membro(i), che si sia impegnata in azioni diffamatorie e sia stata a lui dannosi, avanti le competenti sedi giudiziarie, e per far valere eventualmente il suo diritto al risarcimento dei danni che gli dovessero essere dovuti a titolo di risarcimento dei danni subiti.